Da Asiago a Venezia  -  Diario d'Artista  -  Incanto Asolano  -  Incanto Lagunare  -  Tra Realtà e Simbolismo

"Da Asiago a Venezia" - galleria immagini

 

EVOCAZIONI POETICHE DELLA SERENISSIMA

Nelle opere recenti d i Willy Pontin si è fatta più limpida lo visione solare dell'amata Venezia. La "poetica dello specchio" si è come trasformata in uno schermo di limpide luci, di figure, di eleganti architetture: cioè in un sogno fatto alla presenza di una tensione creativo che ha perfettamente interiorizzato la lezione del Uberty.

Uno stile che è stato definito "figlio decadente dei fiori", ma che Pontin, con un gusto "postmoderno" fa rivivere in un atmosfera primaverile, mentre i vasi di fiori rovesciati su un brillante sfondo rosso, contengono intatta uno forte vitalità, sia pure sfiorata da un'ombra di inquietudine esistenziale in quanto riflettono l'inevitabile destino dell'uomo sulla terra.

Anche quando dipinge paesaggi e figure di terraterma (Bassano, Asolo, Marostica, Cittadella) l'artista di Noale riesce a trasferire la visione delle cose in trasparenti immagini sospese in una luce cristallina, quasi fossero poetiche manifestazioni di ossessionanti ricordi veneziani.

Pertanto la Riviera del Brenta, diventa la proiezione di un volo di colombi (metafora di molti quadri di Pontin) che invadono lo spazio e richiamano esplicitamente le tensioni interne di chi sente la straordinaria bellezza di Venezia come l'eterno ritorno di luci biancheggianti e di architetture "sospese" tra le acque e il cielo azzurro, talvolta attraversato da bagliori solari o da bianche nubi "cariche di sogni narrati". Nell'opera "Ricordi della Serenissima" il colore assume una connotazione di "squillante" tensione creativa.

La contrapposizione del rosso delle vesti della fanciulla in primo piano (ripresa nei tetti delle costruzioni) con l'intenso azzurro del cielo, crea una vitalità espressiva che richiama persino lo lezione dei fauvers. Il ricordo della Serenissima si trasforma perciò in una commossa evocazione carica di significati esistenziali: e soprattutto permeata dallo presenza di un'animo come quello di Wllly Pontin che rivive il passato come "eterno ritorno " di una esuberante giovinezza.

Una giovinezza rivissuta, sovente, dal pittore di Noale come tensione lirica di una vibrante primavera spirituale dove i fiori si liberano nello spazio come variopinte farfalle, come linguaggio della natura ma, soprattutto, espressione delicato e gentile di uno spirito creativo che sente lo sua Venezia, come luogo di una interiore e luminosa bellezza spirituale ed estetica.

Ottorino Stefani

Privacy policy - Cookies